C.Re.I.: il Gruppo di Studio di OncoReumatologia

Uno dei Gruppi di studio interni al C.Re.I. è il neo-nato tavolo di OncoReumatologia, un gruppo di studio multidisciplinare a cui partecipano, oltre ai reumatologi, anche oncologi, psichiatri, biologi e fisiatri.

Abbiamo chiesto alla Dottoressa Daniela Marotto, Responsabile del servizio di Reumatologia ASL Gallura e Presidente del C.Re.I., Collegio dei Reumatologi Italiani, di parlarcene.

Dalla ricerca scientifica emergono sempre più numerose le evidenze che segnalano un legame tra alcune neoplasie e le patologie reumatologiche. Di conseguenza, la condivisione di sapere tra specialisti nelle due discipline è sempre più diffusa e importante.

Il Gruppo di Studio in OncoReumatologia del C.Re.I. è motivo di orgoglio mio e di tutto il Collegio. L’oncoreumatologia è un hot topic della reumatologia e il nostro è il primo gruppo di studio internazionale che abbiamo fondato insieme al Prof. Giordano della Temple University di Philadelphia e che sta già lavorando su molti fronti.

Perché è importante? Perchè purtroppo il paziente reumatologico ha un rischio leggermente più alto rispetto alla popolazione generale di sviluppare delle neoplasie. È un rischio che, a seconda della patologia, può essere più o meno moderato: se consideriamo l’artrite reumatoide, il rischio rispetto alla popolazione generale è di circa l’1,6-2% in più. Inoltre, alcuni tipi di tumore sono più prevalenti nella popolazione di malati reumatologici rispetto ad altri. Sempre parlando dell’artrite reumatoide, che forse è la patologia che si conosce un po’ di più, il tumore al polmone, le leucemie e i linfomi sono sicuramente quelli più comuni, così come il melanoma o i tumori cutanei non melanoma.

Perché questo legame tra patologie reumatologiche e oncologiche? I punti di incontro tra le due branche specialistiche sono tanti. Abbiamo visto come vi sia un rischio oncologico associato ad alcune patologie reumatologiche con le neoplasie ed in particolare con alcuni tipi di neoplasia.

Il motivo? Si ipotizza che probabilmente ci sia una condivisione di fattori di rischio, primo fra tutti il fumo. Il fumo è un fattore di rischio per l’artrite reumatoide, per l’interstiziopatia polmonare – che spesso è una complicanza dell’artrite reumatoide – e per il tumore al polmone.

Inoltre, alcune neoplasie si manifestano con sintomi che ricordano le malattie reumatologiche: sono le cosiddette sindromi paraneoplastiche.

Infine, a volte vengono usati in oncologia dei farmaci che hanno tra gli effetti collaterali quello di poter far sviluppare delle malattie autoimmuni di pertinenza reumatologica.

Quello che vorremo capire meglio e se vi sia un rischio oncologico correlato all’utilizzo dei nostri farmaci. Le conoscenze attuali ci dimostrano come sia più correlato alla attività di malattia che alla terapia, a sottolineare l’importanza che il paziente debba essere trattato nella maniera più corretta e attenta.

Ecco, questi sono solo alcuni degli unmet needs su cui in nostro Gruppo di studio sta lavorando

Il Gruppo è multidisciplinare, formato non solo da reumatologi ma anche da genetisti, oncologi, ginecologi, fisiatri, radiologi, medici di laboratorio. È una collaborazione volta al continuo aggiornamento, all’evoluzione della Ricerca Scientifica, rivolta sia all’interno della società scientifica sia nei confronti della pratica clinica.

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