Genere Donna al congresso GISeG 2023

Nei giorni scorsi si è tenuto a Bari il congresso nazionale di GISeG – Gruppo Italiano Salute e Genere, la società scientifica che dal 2009 ha l’obiettivo di promuovere la cultura della Salute e della Medicina di Genere, secondo le azioni proposte dal Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere.

Due giorni intensi di lavori congressuali sulle tematiche più attuali e urgenti nell’ambito della Medicina genere-specifica, con relatori autorevoli che hanno contribuito a generare riflessioni e sinergie utili per il futuro di questa disciplina.

Genere Donna è stato selezionato per partecipare a una delle sessioni Poster. Il Team ha avuto la possibilità di portare razionale, obiettivi, risultati e progetti per il futuro in un contesto scientifico-istituzionale di altissimo livello.

Genere Donna continuerà il proprio impegno nel creare contenuti e relazioni di valore per le persone con patologie autoimmuni reumatologiche e dermatologiche, dando il proprio contributo per rendere le persone con patologie autoimmuni reumatologiche e dermatologiche e i loro caregiver e familiari più consapevoli e in grado di vivere la vita che vorrebbero anche oltre i limiti imposti dalla malattia.

Inoltre, ci impegniamo per contribuire in modo concreto alla diffusione della cultura della Medicina genere-specifica nel nostro Paese
Riportiamo qui di seguito il messaggio di benvenuto della Professoressa Anna Maria Moretti.
La necessità di una attenta valutazione di sesso e genere in medicina, sanità e ricerca è sempre più evidente e riconosciuta a livello internazionale.
Oggi il concetto di Medicina di genere è notevolmente evoluto rispetto al passato e completa la considerazione dei parametri biologici (sesso, età, etnia, comorbidità, risposta ai farmaci) con la valutazione, sicuramente più complessa, di indicatori di contesto quali condizioni sociali, economiche, culturali, ambientali e delle relative fonti di informazione indispensabili per una raccolta di dati utili allo sviluppo di sistemi sanitari efficaci ed efficienti. La conoscenza dei dati disaggregati per genere è fondamentale per valutare i rischi e i bisogni delle persone, l’accesso ai percorsi di cura e gli outcome delle malattie al fine di definire specifiche strategie per garantire un trattamento appropriato a seconda delle differenze sia in ambito di prevenzione che di percorso diagnostico-terapeutico.
La definizione di corretti indicatori di genere è fondamentale per la costruzione di un percorso assisteenziale condiviso fra medico, operatori sanitari e paziente e per a programmazione di linee di indirizzo di tipo normativo e di governance, utili al miglioramento della qualità dell’assistenza.
Fra gli indicatori di genere un ruolo decisamente rilevante riveste al valutazione del rapporto tra livello di povertà e malattia: il livello di mortalità per la stessa patologia è molto più elevato nelle realtà economicamente svantaggiate e con bassi livelli socio-culturali. Pertanto, ridurre queste disequità deve essere un obiettivo non soltatno politico, ma anche etico.
Tecnologie molto avanzate supportano oggi questa esigenza e propongono di trasformare il mondo della salute e dell’assistenza mediante un adeguato utilizzo di questi supporto, di elevate competenze digitali, professionali e manageriali e di nuovi processi per l’erogazione delle prestazioni e delle cure. La digitalizzazione e la medicina di genere sono due tra i più importanti fattori sui quali si basa la modernizzazione del nostro sistema sanitario e saranno obiettivi sempre più strategici per le strutture sanitarie.
Oggi i sistemi sanitari nazionale e internazionali devono affrontare sfide rilevanti legate alla sostenibilità dell’assistenza sanitaria, sia da un punto di vista economico che in relazione alla qualità dei servizi sanitari erogati in termini di miglioramento dell’efficacia, della sicurezza, dell’appropriatezza clinica e organizzativa. La possibilità che i governi possano continuare ad erogare percorsi di cura caratterizzati da elevata qualità a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro caratteristiche biologiche, sociali e culturali, è non solo improbabile, ma anche strettamente correlata alla sostenibilità dei loro sistemi sanitari. E’ necessario quindi sollecitare le Istituzioni a sviluppare programmo per la promozione della salute e prevenzione delle malattie, investire nei sistemi di assistenza primaria con una particolare attenzione al rapporto tra indicatori di genere e sostenibilità sociale.
In quest’ottica la medicina di genere diventa uno strumento di appropriatezza ed equità e in questo congresso proveremo a coniugare questo argomento nei suoi aspetti più significativi.

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