Il Parto

Il parto: i dubbi e le opportunità

Anche per le donne con malattie autoimmuni, il parto rappresenta un momento emotivamente molto intenso. È il vero passaggio da donna a madre e per tutte è associato ad ansie e aspettative, in particolar modo in occasione della prima gravidanza: una nuova realtà da affrontare, la paura del dolore fisico, la preoccupazione per la salute del bambino.

In assenza di particolari criticità, quindi, anche le donne con malattie autoimmuni possono affrontare il parto come le altre.

Per tutte è consigliabile partecipare a un corso di preparazione al parto, per ricevere informazioni utili da personale preparato e potersi confrontare con altre donne che stanno vivendo la stessa esperienza.

La scelta della modalità del parto dipende dagli specialisti ostetrici/ ginecologi: le malattie autoimmuni non sono una indicazione al taglio cesareo. Possono verificarsi eccezioni, nel caso in cui esiti di malattia a livello articolare possano rendere difficoltoso il parto per via vaginale o le condizioni materne suggeriscano di procedere per via chirurgica.

Poiché il dolore fisico è una delle paure più comuni, è possibile rassicurare le partorienti anche sull’analgesia: la malattia autoimmune non rappresenta una controindicazione all’anestesia epidurale. Per prudenza, le pazienti in terapia anti-trombotica devono consultarsi prima con il ginecologo e l’anestesista.

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