La salute pelvica

Il pavimento pelvico è la struttura muscolo-tendinea che chiude il bacino a livello inferiore. Ha un ruolo fondamentale in attività essenziali, come la minzione e la defecazione e preservarlo in salute è molto importante.

Ce ne parla la Dottoressa Elia Bassini, Fisioterapista, specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico.

Che cos’è il pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico è la struttura muscolo-tendinea che va a chiudere a livello inferiore il bacino. Parte dal pube e arriva fino al coccige; va intorno all’uretra, alla cavità vaginale, alla cavità anale e partecipa ad attività molto importanti. Ad esempio, ha un ruolo fondamentale nella continenza, sia urinaria che fecale, sostiene gli organi pelvici, lavora per contrastare gli aumenti della pressione intraddominale. Infatti, quando tossiamo o starnutiamo, quando facciamo uno sforzo, la pressione intraddominale aumenta e va a spingere verso il basso verso gli organi: il pavimento pelvico, come un’amaca sostiene gli organi e contrasta gli aumenti della pressione intraddominale.

Il pavimento pelvico, inoltre, partecipa all’attività sessuale, perché regola la compliance vaginale – quindi l’apertura e la chiusura vaginale. Se questa funzione è compromessa possono verificarsi alterazioni nella sensibilità durante il rapporto. Infine, anche il riflesso orgasmico va a coinvolgere Il pavimento pelvico, perché comporta delle contrazioni involontarie degli i muscoli pelvici.

Le disfunzioni del pavimento pelvico

Cosa succede quando il pavimento pelvico non svolge più la sua funzione? Quando si parla di disfunzione, ovvero alterazione del tono muscolare e dell’attività di questo muscolo?
La International Continence Society classifica le disfunzioni del pavimento pelvico in Underactive – quando abbiamo situazioni di ipoattività del pavimento pelvico – e Overactive – in caso di iperattività muscolare del pavimento pelvico.

  • Le disfunzioni Underactive sono caratterizzate da debolezza muscolare. Il pavimento pelvico non riesce più a svolgere le sue funzioni e quindi non riesce più a contribuire – ad esempio – alla continenza urinaria o al sostegno degli organi pelvici. In questo caso possiamo avere quadri clinici come l’incontinenza urinaria e il prolasso degli organi pelvici.
  • Le disfunzioni Overactive sono caratterizzate da iperattività muscolare del pavimento pelvico. In questo caso avremo quadri clinici di dispareunia, di dolore durante i rapporti proprio perché la mancanza di rilassamento del pavimento pelvico può diventare un ostacolo alla penetrazione e provocare dolore – sindromi come il dolore cronico pelvico o situazioni come sensazione di incompleto svuotamento a livello minzionale a livello defecatorio.

La minzione e la defecazione sono atti che prevedono una coordinazione. Durante la minzione abbiamo una contrazione detrusoriale e un rilassamento a livello sfinterale della muscolatura pelvica: il mancato rilassamento delle strutture muscolari striate – quindi del pavimento pelvico – può ostacolare lo svuotamento minzionale. Analogamente, lo stesso può avvenire durante lo svuotamento defecatorio.

L’incontinenza urinaria

Avere un pavimento pelvico sano è molto importante, perché partecipa ad attività essenziali, tra queste la continenza e la defecazione.

L’incontinenza urinaria è una disfunzione molto frequente e spesso sottovalutata: infatti, poiché avere perdite urinarie dopo il parto o durante o dopo la menopausa è una situazione comune, si crede che la presenza di questo sintomo possa essere normale. In realtà non è così. Ogni volta che abbiamo una perdita o comunque episodi di perdite di urina dobbiamo sempre indagare con delle valutazioni con delle visite specialistiche.

L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina. Viene classificata in:

  • Incontinenza urinaria da sforzo – quando le perdite sono a seguito di azioni iperpressorie, cioè che comportano un aumento della pressione intraddominale, come tossire, starnutire, fare attività fisica
  • Incontinenza urinaria da urgenza – quando le perdite sono associate allo stimolo minzionale: ho la vescica piena, ho la sensazione di dover mingere ma non riesco a trattenere l’urina
  • Incontinenza urinaria mista – quando le perdite i verificano sia a seguito di sforzi, sia associate allo stimolo minzionale.

L’approccio terapeutico

È importante sottolineare che un episodio di incontinenza urinaria non è qualcosa di normale, non è un sintomo ineluttabile, va indagato con delle visite specialistiche, perché l’incontinenza urinaria si può curare.

La riabilitazione del pavimento pelvico, come indicato in numerose Linee Guida nazionali e internazionali, è raccomandata come terapia di primo approccio per l’incontinenza urinaria, soprattutto per quella da sforzo.

Guarda le videointerviste alla Dottoressa Bassini nella sezione Contenuti Multimediali del sito.

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