Il paziente al centro, in ottica genere-specifica: RE.DO. – Associazione REumatologhe DOnne.

C’è un’Associazione di medici, in Italia, che ha un’attenzione particolare per la medicina genere-specifica e mette il paziente al centro: si chiama RE.DO., acronimo di REumatologhe DOnne.

Abbiamo intervistato la Presidente, la Dottoressa Maria Sole Chimenti, reumatologa presso il Policlinico Tor Vergata di Roma.

Unire le forze, al femminile: la nascita di RE.DO.

L’ Associazione RE.DO. REumatologhe DOnne è nata circa 7 anni fa da un’idea di colleghe e amiche del panorama universitario ospedaliero romano. L’intento era di unire le forze al femminile per poter ampliare la rete e la conoscenza delle malattie immuno-reumatologiche.

In questi anni RE.DO. è cresciuta, fino a diventare una commissione della S.I.R.-Società Italiana di Reumatologia. Ad oggi RE.DO. conta più di 400 associate in tutta Italia, è l’unica associazione di donne reumatologhe presente nel nostro Paese e in Europa, ed attiva anche a livello internazionale.

Ad esempio, RE.DO. collabora con AWIR-Association of Women in Rheumatology, l’associazione delle donne reumatologhe americane, su progetti dedicati alla sensibilizzazione sia dei medici sia dei pazienti alle tematiche inerenti alle malattie reumatologiche.

RE.DO. ha un consiglio direttivo, composto da rappresentanti degli Atenei della regione Lazio e di Roma in particolare, e da delegate regionali; le colleghe reumatologhe sono distribuite su tutto il territorio nazionale, per portare la bandiera di RE.DO. e l’impegno nella sensibilizzazione dei pazienti alle tematiche legate alle patologie reumatologiche.

L’attività in seno alla SIR-Società Italiana di Reumatologia

Grazie all’importante collaborazione con la società italiana di reumatologia della quale facciamo parte, ci siamo occupate di attività volte a sensibilizzare sulla medicina di genere, sulla salute dei pazienti in generale, ma in particolare delle donne.

Nell’ultimo anno abbiamo partecipato alla stesura delle linee guida e raccomandazioni per la gestione della gravidanza nel paziente affetto da patologie immunoreumatologiche. Un capitolo molto importante che credo vada portato avanti è sulla situazione dei diversi fenotipi clinici tra la patologia reumatologica nella donna e nell’uomo. Infatti, ad oggi si conoscono diversi fenotipi tra uomo e donna sia nelle malattie autoimmunitarie propriamente dette, sia nell’artrite reumatoide, nell’artrite psoriasica e nelle spondiloartriti assiali.

Ad oggi sappiamo che non solo c’è una genetica diversa, ma ci sono una diversa attivazione del sistema immunitario, un fenotipo clinico diverso, diverse manifestazioni cliniche tra uomo e donna e soprattutto una diversa risposta alla terapia medica. È quindi molto importante conoscere questi fattori per dare la migliore valutazione clinica e terapeutica sia nelle pazienti affette da patologia immunodermatologica sia nei pazienti di sesso maschile affetti da queste patologie.

Il Paziente al centro

Per noi lo è davvero. In tutti gli eventi che RE.DO. ha organizzato finora e in quelli che saranno svolti in futuro il ruolo del paziente è e sarà al centro. Ad esempio, con il progetto Galassia abbiamo portato negli Atenei romani la conoscenza di tutte le patologie che possono emergere accanto alle malattie reumatologiche. Specialisti come il ginecologo, l’endocrinologo, il nutrizionista hanno parlato delle manifestazioni che possono essere legate alla presenza di comorbidità nei pazienti affetti da patologie reumatologiche.

RE.DO. ha lavorato molto sulla sensibilizzazione sugli stili di vita. I pazienti devono capire l’importanza di seguire uno stile di vita adeguato nel management della patologia reumatologica; non solo, vanno informati su come migliorare questi stili di vita. All’EULAR, il congresso europeo di reumatologia che si è tenuto recentemente a Milano, abbiamo presentato un poster e distribuito un booklet per aiutare nella sensibilizzazione su questi temi (ridurre e abolire il fumo di sigaretta, lavorare sul peso corporeo anche con l’attività fisica).

Nel prossimo RE.DO. Day nel mese di settembre i pazienti saranno coinvolti direttamente in workshop loro dedicati, per capire meglio anche il rischio cardiovascolare e la gestione delle patologie infettive. Queste ultime, infatti, in molti casi si sovrappongono alle malattie reumatologiche sia per un problema di patogenesi legato all’attivazione del sistema dell’immunità innata e dell’immunità acquisita, ma anche per le terapie immunosoppressive o immunomodulatrici che queste pazienti assumono per la gestione della malattia.

L’attività della nostra associazione, quindi, è volta a sensibilizzare anche i colleghi, sia i medici di base sia gli specialisti, per poterli coinvolgere a 360 gradi in questi topic che sono ad oggi molto importanti nella gestione del paziente immunodermatologico.

Condividi l'articolo

ARTICOLI CORRELATI