Sanità, Legge di Bilancio 2023 e PNRR

Con Alessandra Servidori

Professoressa Servidori, è in corso la stesura della Legge di Bilancio 2023. Cosa dobbiamo aspettarci per la Sanità?

Seguiamo con legittima preoccupazione la stesura definitiva della Legge di Bilancio 2023 che presenta, dal punto di vista sanitario, dei problemi evidenti.

Un emendamento della maggioranza parlamentare in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2023 stabilisce l’innalzamento dell’età pensionabile a 72 anni per i medici dipendenti e convenzionati del Servizio Sanitario Nazionale, seppure in forma volontaria.  L’approvazione di tale emendamento certifica che la situazione è di emergenza, poiché per il personale sanitario non sono previste risorse adeguate.

Tenendo ben presente i livelli essenziali d’assistenza e la situazione del Servizio Sanitario Nazionale, è lecito chiedersi – poiché sono iniziati i lavori per realizzare le opere previste dal PNRR, ospedali di comunità e case della salute per il cui funzionamento saranno necessari nuovi medici – come risolvere soprattutto la carenza ormai strutturale in tutto il Paese di medici della medicina generale e di quelli delle specialistiche ospedaliere. Inoltre, ricordiamo il via libera della Conferenza Stato-Regioni all’intesa al riparto delle risorse (a valere sul fondo sanitario nazionale e quindi non aggiuntive) della misura prevista dalla Legge di Bilancio per l’assunzione di personale per le nuove strutture dell’assistenza territoriale (Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Unità di continuità assistenziale e Centrali operative territoriali) che non prevede però ulteriori risorse per i medici.

Come si pensa di affrontare le criticità del nostro Sistema Sanitario nel post-pandemia?

Le preoccupazioni aumentano anche dopo la pandemia. Occorre che le remunerazioni per i medici siano in linea con la media di quelle europee, unitamente ad un attento ricorso dell’impiego di cooperative e soggetti privati che determineranno aumenti dei costi e un impatto sfavorevole sull’organizzazione dei servizi sanitari, per fermare la fuga dei medici dal SSN.

Nella legge di bilancio vengono destinati alla Sanità due miliardi aggiuntivi per anno per i prossimi due anni, 2023 e 2024. Per il 2023 un miliardo e mezzo sarà utilizzato per il caro energia, 600 milioni invece sono destinati a coprire i costi legati alla pandemia per l’acquisto di vaccini e famarci anti covid.

E inoltre è previsto un incremento del 10% dei fondi assegnati agli enti locali finanziati con il PNRR in relazione alle gare delle opere pubbliche che saranno avviate nel 2023. Tutto ciò per fronteggiare gli aumenti dovuti all’inflazione e al caro energia.  Su questo specifico punto il testo in discussione non ci sembra chiarissimo e attendiamo chiarimenti in merito.

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