C.Re.I – Collegio dei Reumatologi Italiani – Intervista alla Presidente, Dr.ssa Daniela Marotto
Le società scientifiche hanno un ruolo molto importante nella comunità medico-scientifica e molto spesso sono poco conosciute. Tutti coloro che non svolgono una professione medica, spesso non ne conoscono gli obiettivi e le attività.
Abbiamo incontrato la Dottoressa Daniela Marotto, Responsabile del servizio di Reumatologia ASL Gallura e Presidente del C.Re.I., Collegio dei Reumatologi Italiani, che ci ha illustrato obiettivi e attività della società scientifica di cui è alla guida.
Il ruolo del C.Re.I.
Il C.Re.I., Collegio dei Reumatologi Italiani, è una società scientifica che appartiene alla FISM (Federazione delle Società Medico – Scientifiche Italiane). Il suo ruolo fondamentale è di dare assistenza, non solo al cittadino ma anche ai propri soci, ai colleghi specialisti, sia reumatologi sia a quelli che si occupano di questa materia.
Il Collegio è da sempre impegnato nel creare assistenza e reti integrate territorio-ospedale. Uno dei nostri obiettivi è che la reumatologia sia rappresentata in modo omogeneo e capillare sul tutto il territorio nazionale. Accade talvolta che ancor’oggi il paziente sia costretto ad affrontare un percorso complicato per trovare una soluzione per la propria salute. Una situazione inammissibile, come medici e come società scientifica sentiamo forte il dovere di fare di tutto perché questo non accada più.
Il paziente deve ricevere una pronta assistenza diagnostica e terapeutica.
Ecco perché è necessario che siano potenziati tutti i livelli assistenziali di reumatologia, dal primo livello a quelli a più alta complessità; è necessario che si vada verso una medicina di prossimità con il paziente che viene seguito a domicilio recandosi negli ospedali sono in caso di importante acuzie o complessità.
Ecco perché è fondamentale non solo potenziare il territorio aumentando la presenza di reumatologi ma anche permettendo agli stessi reumatologi di poter prescrivere tutte le terapie, cosa che al momento purtroppo non succede.
Abbiamo una situazione varia con dei colleghi che non possono prescrivere gli stessi farmaci rispetto ad altri, o colleghi che vivono il disagio di vedersi chiudere le strutture ospedaliere o piuttosto ridurre le ore di specialistica ambulatoriale.
Viviamo in un momento estremamente difficile e le società scientifiche devono svolgere in modo ancora più deciso il loro ruolo fondamentale di tutela della salute, che è il patrimonio più grande che noi abbiamo.
I gruppi di studio
All’interno del Collegio dei Reumatologi sono stati costituiti dei Gruppi di Studio, focalizzati su aree tematiche di particolare interesse, per i medici e per i pazienti. I gruppi di studio sono fondamentali perché consentono di collaborare, di condividere, di lavorare insieme, che è una delle direttrici del nostro mandato triennale. Lavorare insieme non solo tra colleghi reumatologi, ma anche con medici specialisti in altre discipline e altri operatori sanitari come gli infermieri, i fisioterapisti, i nutrizionisti, gli psicologi. La collaborazione multidisciplinare per noi è fondamentale perché solo in questa maniera si arriva a prendersi cura del paziente nella sua globalità.
Dare salute significa guardare all’essere umano, alla persona nella sua interezza.
Curare non significa la sola assenza di malattia ma è inteso come una situazione di benessere psichico, fisico e sociale. Ascoltare le altre voci significa accrescersi, significa migliorarsi, per dare un servizio diverso, completo al Cittadino.
Nel 2023 sono stati attivati, tra gli altri, due Gruppi di Studio di carattere estremamente innovativo e multidisciplinare dedicati alla Differenza di Genere in Reumatologia e all’OncoReumatologia.