Differenze di genere e rischio cardiovascolare

Con la Dottoressa Patrizia Amato, reumatologa, responsabile del Laboratorio di Medicina di Genere Distretto 60 di Nocera Inferiore (SA) e coordinatrice del Gruppo Medicina di Genere del CReI, Collegio dei Reumatologi Italiani.

Il rischio cardiovascolare

Il rischio cardiovascolare globale assoluto è un indicatore che permette di valutare la probabilità di ammalare di un evento cardiovascolare maggiore nei successivi 10 anni conoscendo il livello di alcuni fattori di rischio.

I fattori di rischio vengono suddivisi in:

  • modificabili (protettivi, come il consumo di frutta e verdura o l’esercizio fisico, e non protettivi come dislipidemia, diabete mellito, ipertensione, fumo e obesità) e
  • non modificabili (età, sesso e familiarità intesa come la presenza di un evento ischemico in un familiare di primo grado prima dei 55 anni se di sesso maschile o prima dei 60 anni se di sesso femminile)

Come viene stimato? Ad oggi la Società Europea di Cardiologia ha introdotto, secondo i risultati ottenuti da molteplici studi epidemiologici, le cosiddette “carte del rischio cardiovascolare”. Le Carte sono una sorta di tabelle che si possono utilizzare per calcolare il rischio mettendo in relazione tra loro i diversi fattori di rischio citati poc’anzi. Le carte possono essere usate su donne e uomini di età compresa fra 40 e 69 anni che non hanno avuto precedenti eventi cardiovascolari. Non sono utilizzabili nelle donne in gravidanza, né per valori estremi dei fattori di rischio: pressione arteriosa sistolica superiore a 200 mmHg o inferiore a 90 mmHg e colesterolemia totale superiore a 320 mg/dl o inferiore a 130 mg/dl.

Sebbene la consapevolezza generale sulle malattie cardiovascolari nelle donne sia aumentata durante l’ultimo decennio, la maggior parte degli operatori sanitari e dei pazienti tende ancora a sottovalutare il rischio cardiovascolare nelle donne e i modelli di valutazione come le carte di rischio sopra citate non prendono in considerazione i fattori di rischio specifici del sesso femminile.

Quali sono i fattori di rischio e quale la differenza di genere?

Alcuni fattori di rischio cardiovascolare sono comuni al genere femminile e maschile. Ad esempio, l’ipertensione, la dislipidemia, il diabete, l’obesità, la dieta scorretta, lo stile di vita sedentario ed il fumo.

Altri, invece, sottostimati, sono influenzati dal genere e sembrano contribuire alle malattie cardiovascolari ed alla cardiopatia ischemica nelle donne. Tra questi, i fattori psicologici, la depressione, la violenza del partner, lo status socioeconomico, socioculturale e condizioni specifiche quali quelle ostetriche e storia ginecologica, compresa la gestazione, l’ipertensione e il diabete gestazionale, il parto pretermine, la menopausa precoce e la sindrome dell’ovaio policistico.

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